Che cos’è
La Tombola Vivente Vignanellese è un folle intreccio ludico-tradizional-linguistico, una manifestazione nata per far divertire per primi gli organizzatori, a seguire i novanta figuranti e infine tutti i giocatori.
La genesi dell’evento ha un periodo ben preciso: il mese di dicembre 2009. Quando, durante una riunione tra le varie associazioni del paese intente a organizzare eventi per le festività natalizie, un’idea geniale e balzana saltò in testa a Vincenzo e Marcello.
A Vignanello a tombola ci si gioca dappertutto, ogni giorno dell’anno, non soltanto a Natale. La tombola è davvero onnipresente.
Du’à eh cummà? E vado ‘a ffà ‘na bbotta a ttommala
E allora perché, invece del classico Presepe Vivente, non fare a Vignanello una “Tombola Vivente“?
Da quel momento in poi l’idea cominciò a evolversi, maturare, arricchirsi di dettagli e pazzie pazze, fino a raggiungere una forma che sembrava davvero realizzabile.
Grazie alla fondamentale complicità della Pro Loco di Vignanello (in particolare di Angelo Anselmi) e alla pronta collaborazione di Alessandro Grappaman (❤️), l’anno successivo la Prima storica Edizione della Tombola Vivente Vignanellese divenne davvero realtà, il 26 dicembre del 2010.
Come si svolge
Palcoscenico del gioco è un grande Cartellone di 10 metri per 10, disteso sul pavimento di piazza della Repubblica, con le caselle riempite dai Numeri, 90 persone vignanellesi e non che interpretano in modo festoso e creativo il loro ruolo.

Ogni Numero Vivente è vestito con la tradizionale “balla“, un sacco di juta sul quale è disegnato il suo numero e che tutti i vignanellesi hanno incrociato almeno una volta nella loro vita, durante la raccolta delle nocciole. Ops, scusate, de’ ‘e nocchje.
Le regole del gioco sono semplici, il tutto si svolge come in una tradizionale tombola. Ma con alcune ritualità ben precise, che non potevano non essere introdotte in questo evento unico e ‘nzenzato.
I 90 Numeri Viventi, dopo aver sfilato in corteo lungo le vie del borgo ed essere arrivati in piazza sul Cartellone, si infilano nella Sacchetta, un vicolo del centro storico che sfocia nella piazza (Via delle Prigioni Vecchie). Qui attendono di essere – chissà – estratti.

Al momento dell’estrazione, una Mano, più precisamente il Tirino (figura storicamente interpretata da Tommaso), scende nella Sacchetta, individua il Numero che indossa la balla corrispondente (e che sicuramente nel frattempo è impegnato in conversazioni e dialoghi sui massimi sistemi con gli altri Numeri) e lo accompagna sul palco. Laddove le figure del Registratore e del Cartellone della Tombola (interpretati da Marcello e da Vincenzo) attendono e intrattengono.
A questo punto il Numero, di fronte al pubblico curioso, declama un Detto, in rigoroso dialetto vignanellese. Che verrà poi tradotto e spiegato, affinché tutti possano apprezzarne l’ilarità, la goliardia, la schiettezza, la profondità, a volte la poesia.
Questa particolarità della Tombola Vivente Vignanellese ci ha permesso, nel corso degli anni, non solo di divertirci, ma anche di riscoprire e raccogliere oltre 400 detti della tradizione linguistica e popolare del paese. Raccolti anche in un volume pubblicato nel 2023 da Vincenzo Pacelli (“Un detto al giorno”).
Il gioco quindi prosegue con le varie fasi di una tombola classica: l’ambo, il terno, la quaterna, la cinquina, fino alla tombola.
Da non dimenticare, nel corso delle varie edizioni, anche la presenza dello Spione e del Picino, figure tradizionali che girovagano durante la manifestazione con un ruolo tutto da scoprire.
Ma le parole non possono illustrare appieno tutto quello che accade durante un “giro” alla Tombola Vivente Vignanellese. L’unico modo è essere presenti! Quindi… vi aspettiamo!
Edizioni
Edizioni Speciali
Numeri Viventi
Detti Raccolti